Considerazioni di uno che ha bisogno della Fidas

 

Mi permetto di scrivere queste considerazioni in veste di malato di una patologia genetica rara che spesso ha bisogno di  trasfusioni a causa di frequenti emorragie provocate dalla malattia.

Non sono quindi uno che dona ma uno che avuto bisogno di sangue e ne potrebbe aver bisogno ancora in futuro e quindi molto vicino, grato e riconoscente ai donatori volontari ed alla loro generosità.

Sono entrato a far parte del fantastico gruppo della Fidas di Chiavari tre anni fa ma, purtroppo, non ho potuto dare un grosso contributo causa la mancanza assoluta di affidabilità provocatami dalla condizione di affetto da  H.H.T. – Telengectasia Emorragica Ereditaria che mi rende inabile all’improvviso e senza preavviso.

…..

 

PRANZO SOCIALE CON PREMIAZIONE SOCI MERITEVOLI 2018

.

L’Associazione Chiavarese Donatori Volontari di Sangue della sezione di Chiavari si ritrova a tavola per festeggiare e premiare i propri campioni della donazione che, grazie al loro gesto d’amore, creano speranze e regalano certezza di vita in chi soffre e che di sangue ne ha bisogno per vivere.

 

L’Associazione chiavarese, attiva in città dal 1958, continua ad onorare i postulati dello Statuto che ne segnarono gli inizi e cioè quelli di:

promuovere una diffusa conoscenza trasfusionale;

sviluppare e coordinare, su scala locale, la propaganda del dono volontario, anonimo e gratuito del sangue;

incrementare gli sviluppi dei gruppi autonomi ai fini essenziali del reclutamento di un sempre maggior numero di donatori volontari;

coordinare l'attività dei vari gruppi aderenti, rappresentarli e tutelarne gli interessi;

operare affinché il servizio trasfusionale, in tutte le sue fasi, dalla raccolta alla distribuzione, sia gestito direttamente dall'ente pubblico preposto;

le prestazioni fornite dagli aderenti s'intendono volontarie, personali e gratuite.

 

In questi 61 anni di attività tante persone si sono avvicendate, tante cariche sono state onorate da volontari che hanno dedicato parte della loro vita all’Associazione, tanti portatori di idee diverse ma tutti hanno messo sempre al primo posto l’impegno di non deviare dalle aspirazioni dei Fondatori e di non deludere le aspettative dei sofferenti bisognosi di sangue.

 

Per tutti questi motivi il Pranzo Sociale Annuale deve essere considerato la festa di tutti i Soci e non solo di quelli che scalano le classifiche delle donazioni, che sono ammirevoli, ma anche di chi regala poche ore alla gestione della segreteria o di chi ne guida il Consiglio Direttivo. Tutti portano, nelle loro possibilità e capacità, un prezioso e fondamentale contributo senza il quale non potrebbe esistere l’Associazione.

 

Durante il Pranzo Sociale verranno premiati ben 100 Soci Meritevoli per il 2018 ed oltre ai “Top of the List”, Stefano Podestà (250 donazioni), Bruno Dreucci (200) e Sandro Raso (150), riceveranno un riconoscimento 3 Soci con 100 donazioni, 13 Soci con 50, 15 Soci con 25 e ben 66 Soci con 10.

 

A questi encomiabili benefattori vanno tutti i miei più sinceri ed interessati ringraziamenti e quest’anno bisogna ricordare anche gli studenti del Liceo Marconi - Delpino di Chiavari che hanno effettuato la loro prima donazione a seguito delle visite, che abbiamo fatto nelle classi quinte con il Prof. Caprini che ha spiegato l’utilità sociale della donazione mentre io mi soffermavo su sintomi, manifestazioni e cure dell’H.H.T.  e illustravo l’iniziativa “#myHHTvalentine” che tanto successo ha riscosso in campo nazionale agevolata dall’impegno della nostra Associazione di malati HHT Onlus. Vedere questi diciottenni tendere il braccio all’ago, per la prima volta, è stato emozionante e speriamo che seguano il percorso dei nostri premiati e che in futuro siano loro a ricevere le benemerenze che domani verranno distribuite al Monte Rosa.

 

L’ultimo ringraziamento, non per importanza, lo rivolgo al Consiglio Direttivo uscente guidato dal prof. Caprini che ha concluso il proprio mandato sostituito da quello, da poco eletto, guidato da Antonio Zerega al quale rivolgiamo gli auguri di buon lavoro.

 

Antonio Russo

Coordinatore Regionale Gruppo Ligure

HHT Onlus

 

Torna alle notizie